domenica 30 settembre 2012

COUS COUS AL PROFUMO DI LIMONE E MENTA

Cielo grigio e sentore d'autunno. Forse sarebbe già stato tempo per una bella zuppa fumante e invece su questo sito, pieno di spunti e notizie interessanti, ho trovato una ricettina molto fresca e molto estiva a cui non ho saputo resistere. Finora avevo sempre cucinato il cous cous come da "istruzioni sulla scatola" - aggiungendo alla semola l'acqua calda (magari arricchita di brodo vegetale e spezie varie) - e non mi ero mai avventurata nella preparazione a freddo che invece è risultata sicuramente più gustosa. Riscrivo tutta la ricetta così come l'ho fatta per chi passerà di qui e per me che sicuramente la prossima volta non mi ricorderò più...

Ingredienti:
500 gr di cous cous
2 limoni o anche più secondo il gusto
2 grosse cipolle
200 gr di pomodorini
100 gr di granella di mandorla
50 gr di capperi
menta fresca
sale, pepe e olio
acqua

Allora:
1) ho preso una grande ciotola, vi ho versato cous cous, sale, pepe, un cucchiaio abbondante di olio, aggiunto una tazza di acqua a temperatura ambiente e il succo di due limoni, sgranato con la forchetta e, visto che era troppo duro, aggiustato ancora - a poco a poco - con dell'altra acqua. Con questa modalità il cous cous aumenta meno di volume ma mantiene una bella consistenza "al dente" e in più prende un delizioso sapore di limone.

2) In una padella antiaderente ho fatto tostare le mandorle e le ho aggiunte alla semola.

3) Nella stessa padella ho fatto soffriggere in un paio di cucchiai d'olio la cipolla affettata molto finemente; dopo qualche minuto ho aggiunto i pomodorini a pezzetti e i capperi.

4) A cottura ultimata ho aggiunto tutto al cous cous, regolato di sale e pepe e insaporito con la menta fresca.

Una delizia veloce e sana da provare prima che arrivi il freddo!

Bon Appétit!

domenica 23 settembre 2012

EQUINOZIO D'AUTUNNO

Equinozio d'autunno. Il tempo fila le stagioni. Luce e ombra in perfetto equilibrio.
Altro stato, anche per me. Silenziosa. Fluttuante. Fra un attimo un nuovo passo.
Avevo bisogno di dare spazio al mio ego, prendere posto, riempire la scena. L'ho fatto. In una libertà di tempo e di azione che mai avevo conosciuto. E' stato fondamentale sperimentare; in fondo non sapevo se sarei stata capace. Un'estate importante. Ora posso scendere dal palcoscenico e tornare a costruire lo spettacolo anche dietro le quinte, insieme a tutti gli altri.
Rallentare i ritmi e le aspettative. Godermi un nuovo autunno. Morbido e caldo di amicizia e d'amore.
Buona stagione nuova a tutti!
Da soli non si va da nessuna parte.

giovedì 20 settembre 2012

L'ISOLA


Questa volta è stata dura. Di tornare proprio non avevo voglia. Nessuna ragione per smettere di vagabondare alla ricerca dell'ultimo sole, fra delizie per gli occhi e la gola, colma di piacere e con i fianchi ogni giorno un pò più morbidi.
C'è una parte di me che vorrebbe tirare giù il bandone, salutare e partire lontano. Non ho più voglia di sveglie, di impegni di lavoro, di traffico, di burocrazia, di vita sociale, di apparenza o di qualsiasi altra cosa che non sia necessaria. In questi giorni a zonzo ho riletto "Eterna ragazza" di Lidia Ravera. Sullo sfondo del romanzo c'è Stromboli. L'ISOLA. Lo spazio perso fra il cielo e la terra. Soltanto lambito dal mondo. La nave arriva, quando può. E poi è di nuovo la solitudine di uno scoglio, solo un pò più grande, in mezzo al mare. Natura e uomini. Che alla natura soggiacciono. E il silenzio. E il vulcano. "IDDU".
Non ho grandi bisogni. Non ne ho mai avuti. La solitudine un'esigenza primaria. Il silenzio pure. Le cose mi appesantiscono. Sto bene dove c'è poco. Tendo a voler tenere tutto sotto controllo. Togliendo diventa tutto più facile.
Gambe per correre, orecchie pulite per ascoltare, occhi che vogliono vedere. Colori, tele, pennelli, carta per scrivere, internet per sapere. Così mi sogno sulla mia isola qualunque essa sia.
Cuori da incontrare. Senza pregiudizi. Non come il prete dell'ultimo matrimonio a cui sono stata che aveva bisogno di sapere chi fossi: avvocato, ingegnere, medico?! no!...ma allora non sei niente. No, IO SONO. E tu sei una grande "cacca"!!!
Stamani alle nove, diligentemente, ero nella mia gabbia di vetro alla luce del neon, a fissare il computer dell'ufficio, cercando di dare un senso al mio essere lì, non sapendo come fare a trovarlo.
Ma tutto cambia. Anche da un momento all'altro. Cinque del pomeriggio e una tazza di tisana profumata fra mura che sono care e hanno accolto tanto della mia vita. Mi fai vedere una foto e mi chiedi di capire. E' tutto così evidente. Ma non sono sicura. Mi sento stupida. Rimango muta. Non riesco a dire quello che ho visto. Non è possibile...
Mi tremano le gambe. Ma all'improvviso mi sento forte. Come non mi accadeva da tempo. Un senso nuovo mi si apre davanti. Per rimanere qui. Per mettere ordine. Per prendermi cura di me, sul serio, e avere a disposizione tutta l'energia che a volte sento sfuggirmi veloce dalle mani, come sabbia troppo fine. Per trovare nuova consapevolezza. E vivere come voglio io. Anche se qui l'aria ha il peso delle polveri e mi manca l'acqua intorno.
Farò pulizia e toglierò il superfluo. Mi arrenderò al silenzio e me ne nutrirò, anche quando non è ben visto. Aprirò di più le orecchie e cercherò gli sguardi di chi mi fa star bene. Userò pennelli e colori con libertà sconosciuta. Bandirò la pigrizia e costruirò qui la mia Isola. So essere un ottimo costruttore. Lo so bene. E che a volte dimentico come si fa. Ma ora ho un ottimo motivo per richiamare la memoria. Se lo vorrai sarò con te Stellina mia. E grazie per questa gioia.


domenica 2 settembre 2012

RISO E CAVOLO


Piatto sano,  leggero ma veramente gustoso mangiato ieri a casa della mia stellina che da brava toro in cucina ci sa decisamente fare.
Ecco la ricetta che mi ha passato.

Ingredienti (per 2 persone):
riso arborio o riso basmati g 150
aglio, salvia, alloro, sale

4 coste di sedano verde
4-5 cavolini di bruxelles
1/2 cavolfiore
1/2 cucchiaio di curcuma
4 pomodorini secchi
olio evo

Tagliare aglio, sedani, cavolini e cavolfiore finemente.
Metterli in una pentola capiente con la salvia, l'alloro e l'acqua. 
Le verdure richiedono non più di 10 min. di cottura. Portare ad ebollizione e aggiungere il riso e altra acqua calda (salata) via via. Quando il riso è cotto togliere l'alloro. Aggiungere i pomodorini secchi fatti a striscioline e la curcuma, olio evo e semi a piacere.


Sedersi a tavola in buona compagnia e assaporare lentamente.