Siamo qui - ora - in questo spazio, in questo tempo, ma ho sempre saputo che veniamo da lontano, da spazi e tempi altri. Quando sono arrivata "qui", non mi è piaciuto per niente. Estranea, cercavo specchi, codici noti. Ho chiesto più volte di tornare all'origine.
Poi ho capito che dovevo tentare, che questo ora era il mio posto. Faticosamente ho provato ad imparare come si faceva, cosa serviva.
Come potevo essere, senza perdermi, senza dimenticare.
Lungo la strada i segni si sono, piano, svelati.
Ho riconosciuto occhi, mani, voci. Compagni d'anima. Non più tanto sola.
Poi ho capito che dovevo tentare, che questo ora era il mio posto. Faticosamente ho provato ad imparare come si faceva, cosa serviva.
Come potevo essere, senza perdermi, senza dimenticare.
Lungo la strada i segni si sono, piano, svelati.
Ho riconosciuto occhi, mani, voci. Compagni d'anima. Non più tanto sola.
E' un viaggio che ormai dura da tanto tempo. Da qualche anno un pò più facile.
I fili che uso nei miei lavori mi aiutano ad unire, tenere insieme, radicare e costruire un percorso, un senso. Creano legami, fra le storie, gli incontri.
Questo è nato in una sera bella e speciale. Fuori aria dolce di primavera e uno spicchio di luna luminosa, dentro l'attenzione e l'accoglienza di Cecilia e la voglia di mettersi in gioco di tutte noi.
Racconta delle anime della mia famiglia: una più dura e decisa, l'altra più fragile e morbida.
Le contengo entrambe, a volte con conflitto e fatica.
Guardo, grata, questo lavoro. Ora sarà, forse, più semplice ascoltarle...
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