sabato 25 giugno 2011

FUOCHI DI S. GIOVANNI


Non so da quando ci sono. Io li ricordo da sempre i "fochi" sui lungarni, la notte di S. Giovanni, notte magica, notte di maghi e di streghe...
Da bambina li guardavo nascosta fra le gambe del babbo, terrorizzata dagli scoppi; poi, negli anni, in banda con gli amici, con i vari fidanzati, con mia figlia piccola sulle spalle.
Era qualche anno che non mi trovavo in città per la festa del patrono, perchè si sa, magari si approfitta del "ponte" per scappare al mare, e a rivederli ieri, dopo tanto tempo mi sono pure emozionata. Ho sentito gli occhi lucidi e il cuore in corsa: felice per lo spettacolo, felice di vedere tante "creature" diverse, tutte rapite, naso in su, a scrutare un cielo pieno di stelle e di luci...
Che bello che un evento così antico sia ancora capace di emozionare, che bello, esserci, anno dopo anno, là, sull'Arno, a vedere i "fochi"....



venerdì 24 giugno 2011

INCONTRI

A volte capita. Giorni un pò speciali, giorni in cui il fare rimane defilato sullo sfondo e le ore si fanno ricche di altro. Di pensieri, di progetti, di emozioni. E di incontri. Come ieri. Un pomeriggio e una sera passati in centro nella mia Firenze adorata che è vero che qui si dice: "questa città è un bidet",  ma è pur sempre una città e non è così semplice trovarsi se non si fissa prima e invece è stato tutto un avvicendarsi di  saluti e di baci. Amici vicini vicini e altri più lontani: momenti di piccola sincronicità che fanno aprire il cuore e sentire in armonia con la vita.

martedì 21 giugno 2011

SOLSTIZIO D'ESTATE


Oggi, primo giorno d'estate. La pelle già abbronzata, le gambe nude, le gonne corte e colorate che mi fanno sentire ragazza anche se la carta d'identità dice che fra poco ci sarà un anno in più da sommare.

Luce. Luce appena sveglia; luce quando la sera mi attardo fra le pietre del centro e tutto si fa d’oro. Calore da cui mi lascio riempire fino a straboccarne.

Tutto è bello e giusto, per me, ora.  Un tempo sereno come forse non ne ho mai vissuti. Anche se ho le vertigini, anche se un pugno mi chiude lo stomaco – perché una voce mi dice, insistente, ma chi ti credi di essere, tu, cosa vuoi ancora? -  e sento che è il momento di lasciare nuovamente il porto e uscire in mare aperto.

Non so bene quale sia la meta, so solo che c’è da fare un ulteriore passaggio.

Per essere felice, ancora di più.
Per realizzare quello che ho a cuore, per imparare quello che non so e per scoprire quello che ancora non ha nome. Per fare mia una leggerezza che ancora mi sfugge e una forza che mi sembra di aver incominciato a sedimentare solo da poco.

Un Solstizio è sempre un giorno un po’ speciale. Un buon giorno per lasciare la terra conosciuta e partire verso un altro spazio.

Di cuore, buon Solstizio e buona estate a tutti.







venerdì 17 giugno 2011

PAURA, SCHERMO NERO!


In un numero di Io Donna di qualche settimana fa trovo un articolo intitolato "Non Abbiate Paura" di Marina Terragni". La giornalista riprende la cronaca di un incontro già pubblicato sul suo blog e riflette sull'argomento. Leggo con attenzione: da paurosa il tema mi tocca molto. Ho paura dei mezzi di locomozione, macchina e moto in primis ma uso con molta cautela anche la bicicletta. La velocità mi fa venire la pelle d'oca: l'unica volta che sono salita su un ottovolante è stato per amore; appena rimesso i piedi a terra ho giurato che non lo avrei fatto mai più. Trasmissioni/articoli sulla salute mi respingono immediatamente e preferisco non sapere che rischiare l'insonnia. Fosse per me thriller, film apocalittici e simili potrebbero sparire senza che neanche me ne accorga: evitati da sempre, accuratamente. Queste le paure più epidermiche; poi ci sono quelle  diciamo "esistenziali”: perdere coloro che amo, ammalarmi, soffrire, avere bisogno della cura di altri, non essere capace di raggiungere i traguardi che ho a cuore, morire prima di aver dato senso alla mia esistenza…
Avere avuto una madre ansiosa c'entra qualcosa secondo voi? Forse, ma solo un pò. Conosco schiere di figli di madri ansiose molto più sereni di me.
Detto questo io sto con la signora del blog: "Sa qual è il segreto? Non avere paura. Se ti fai fregare dalla paura sei finita".
La paura è una materia vischiosa e pesante che non ti permette di volare. E allora bisogna prenderla per le corna. Poco male per l’ottovolante e i film paurosi, chissenefrega, ma su altre cose siamo noi che dobbiamo aver la meglio e non farci limitare.
Da paurosa che vuole essere libera sono costretta a provarci, ogni giorno.
L’antidoto più efficace che ho trovato è quello del desiderio che si fa azione. Il desiderio se ben alimentato è più forte della paura, più veloce.
Il desiderio ti porta oltre il muro e la paura resta lì, indietro, affannata, la lingua di fuori, finalmente silenziosa.
Non sempre funziona, si sa, la vita è alternanza, ma quando s’innesca fa la differenza.
E voi siete paurosi? Come fate a vincere le vostre paure?
Sono curiosa di sapere…

P.s.: noto che questo post sulla paura ha visto la luce venerdì 17...buffo vero?

domenica 12 giugno 2011

CARBONARA DI ZUCCHINE E CIPOLLE PROFUMATA ALLA MENTA


Qualche giorno fa, al volo, ho messo insieme questo primo veloce, fresco, appetitoso e nutriente che consiglio di servire come piatto unico.

Per 4 persone
500 gr. di pasta corta (quella integrale si sposa molto bene con il resto dei sapori)
3 cipolle bianche di media grandezza
500 gr. di zucchine novelle
5 uova
olive nere
formaggio pecorino fresco
semi di sesamo
menta
olio, sale, pepe e peperoncino a piacere

Affettare le cipolle e farle andare lentamente dopo aver aggiunto la giusta quantità di sale, pepe e peperoncino (usare una padella ampia - la wok è perfetta, come sempre -
Nel frattempo cuocere la pasta
Affettare le zucchine piuttosto finemente e unirle alla cipolla quando è già morbida; fare finire di cuocere a fuoco vivo
Scolare la pasta al dente, aggiungerla nella padella con le verdure, farla saltare insieme alle uova precedentemente sbattute ed abbondanti foglioline di menta fresca.
Quando l'uovo è ben amalgamato trasferire tutto in una pirofila da forno, aggiungere le olive nere, i semi di sesamo tostati e decorare con fettine di pecorino fresco.
In forno, sotto il grill fino a quando il formaggio brunisce e poi, ualà, in tavola!
Bon Appétit!

venerdì 10 giugno 2011

OCTAVIA MONACO DA BABELE


Ero così imbambolata/emozionata che non ho scattato neanche una foto. Da non credere. Mi stupisco di me e mi rammarico, pure, mannaccia! Questa volta ho proprio perso l'attimo...Ma andiamo per ordine. Mercoledì pomeriggio da Babele - una libreria semplicemente deliziosa in Via delle Belle Donne, ad un passo da P.zza S. Maria Novella - Octavia Monaco ha presentato uno dei suoi ultimi lavori: Attraverso lo Specchio di Lewis Carrol. Octavia è forse l'autrice che più di altri mi ha fatto avvicinare al mondo dell'illustrazione. Ammiro la profondità e la vastità di suggestioni che i suoi lavori sono in grado di regalare e ne rimango catturata. Non so come reagiscono i bambini davanti alle sue tavole in genere piuttosto complesse; per me diventano porte di accesso ad un universo ricchissimo di informazioni, stimoli, emozioni, bellezza... Il lavoro presentato ieri pur mantenendo il registro dell'ampiezza dei contenuti, si fa più rarefatto nel tratto, diventa più essenziale, assume spessore nell'uso dei collages e nell'intrroduzione di elementi tridimensionali. Un'opera rigorosa e nello stesso tempo leggera e molto,  molto godibile. Mi sono fatta un regalo di compleanno anticipato e ho acquistato una delle tavole del libro riprodotte in litografia (è l'immagine che illustra questo post). Octavia molto disponible, dividendosi fra tutti coloro che avevano piacere d'incontrarla più da vicino, ha parlato del suo lavoro e ha autografato le copie del libro. Ma la cosa più bella della serata è stata sapere che sarà l'ospite d'onore della mostra: La Memoria della Grande Dea: Generatrice del Cielo, Madre della Terra, Signora degli Inferi, che si terrà il prossimo 30 settembre all'Albegaccio Machiavelli di S. Andrea in Percussina e alla quale parteciperò anch'io con alcuni dei miei lavori. Troppo bello! Sono proprio felice! La mostra di Octavia rimane aperta fino al 2 luglio, dal martedì al sabato dalle 10, 30 alle 19,30.







lunedì 6 giugno 2011

ROOMBA 555: L'AMICO JEFF

La prima volta che ne ho sentito parlare ero a Roma per uno dei tanti scioperi generali. Mentre sfilavamo in corteo un’ex collega, fresca di pensione, mi raccontava che era il primo regalo che si era fatta con la liquidazione. Impaurita che il tempo ormai abbondante la impigliasse nelle faccende domestiche aveva pensato ad un alleato: “Romba” appunto, l’aspirapolvere che fa da sé. Da quel momento è diventato il mio oggetto del desiderio…che è tutto un dire, ma il racconto delle prodezze del nostro era stato così partecipe ed entusiasta che il tarlo del possesso si era insediato. Mi sono documentata e, convinta sempre di più della sua efficacia, un paio d’anni fa Jeff - si, perché va a finire che con il robottino ci parli e gli dai pure un nome - è entrato a far parte della famiglia. Come un segugio diligente scandaglia tutti i pavimenti di casa: raccoglie polvere, briciole, capelli (ma quanti capelli si perdono ogni giorno!); anche sotto i letti, sotto i mobili, lungo il perimetro delle stanze, negli angoli! Praticamente non gli sfugge niente. E nel frattempo si può fare altro, finalmente affrancati dal rito dell’aspirapolvere da trascinare di stanza in stanza. E' possibile programmare l'ora di avvio; quando ha finito di pulire la superficie assegnata torna tranquillo alla base e li aspetta pronto per la missione successiva. L’unica accortezza è pulirlo bene e frequentemente: le due cassettine dove si raccoglie la polvere, il filtro, le spazzole. Ma è un’operazione che richiede solo pochi minuti. Dopo il passaggio di Romba i pavimenti rimangono veramente puliti e se poi dai anche il cencio noti la differenza rispetto ai metodi tradizionali: l’acqua si colora solo leggermente di grigio…
Insomma, non è proprio economicissimo ma è un investimento sicuro, di quelli che ringrazi sempre quando lo utilizzi; un po’ come quando infili le lenzuola in lavatrice e pensi a tutte le donne che prima di te quelle lenzuola le hanno lavate a mano, spaccandosi la schiena.
Insomma si è capito io ne sono entusiasta, a volte, mi dicono,  anche troppo... Qualcuno di voi ce l'ha? Qual è la vostra esperienza?

domenica 5 giugno 2011

FIRENZE: GIARDINO DELLE ROSE


Qualche giorno fa mi sono presa un'ora da dedicare alla consueta visita di primavera ad un luogo a cui sono molto affezionata: il Giardino delle Rose, piccolo gioiello poco conosciuto (o meglio forse più noto ai turisti specie se stranieri che ai fiorentini), sospeso fra i lungarni e il Piazzale Michelangelo. Tre i possibili ingressi: fra tutti consiglio quello che si apre lungo la scalinata di San Salvatore che da Porta San Niccolò conduce al Piazzale. Nato nell'ottocento e dedicato ad accogliere le più diverse varietà di rose è un'oasi di inaspettata pace nel ritmo accelerato della città. Aiuole ordinate, vialetti e pergolati, panchine accoglienti dove fermarsi a leggere o a mangiare un panino. Una particolare e bellissima vista sulla città: vicinissimi i tetti rossi dell'oltrarno e solo poco più lontano le torri e i campanibili del centro. Da qualche anno vi è ospitato anche un piccolo giardino giapponese con fontana e alberi bonsai, dono di Kyoto la città con cui Firenze è gemellata. Quest'anno l'apertura è avvenuta in ritardo a causa del protrarsi dei lavori di restauro; ormai le piante di rose sono quasi tutte sfiorite ma il luogo merita comunque una sosta.