CHI NON HA RADICI NON E' ALBERO Un tempo il potere da cui uno si sentiva oppresso aveva sedi, simboli, e la rivolta si dirigeva contro quelli. Ma oggi? Dov'è il centro del potere che immiserisce le nostre vite? Bisogna forse accettare una volta per tutte che quel centro è dentro di noi e che solo una grande rivoluzione interiore può cambiare le cose, visto che tutte le rivoluzioni fatte fuori non hanno cambiato granché. T. Terzani
Cercando la mia Rivoluzione, abito il mondo come posso.
domenica 5 giugno 2011
FIRENZE: GIARDINO DELLE ROSE
Qualche giorno fa mi sono presa un'ora da dedicare alla consueta visita di primavera ad un luogo a cui sono molto affezionata: il Giardino delle Rose, piccolo gioiello poco conosciuto (o meglio forse più noto ai turisti specie se stranieri che ai fiorentini), sospeso fra i lungarni e il Piazzale Michelangelo. Tre i possibili ingressi: fra tutti consiglio quello che si apre lungo la scalinata di San Salvatore che da Porta San Niccolò conduce al Piazzale. Nato nell'ottocento e dedicato ad accogliere le più diverse varietà di rose è un'oasi di inaspettata pace nel ritmo accelerato della città. Aiuole ordinate, vialetti e pergolati, panchine accoglienti dove fermarsi a leggere o a mangiare un panino. Una particolare e bellissima vista sulla città: vicinissimi i tetti rossi dell'oltrarno e solo poco più lontano le torri e i campanibili del centro. Da qualche anno vi è ospitato anche un piccolo giardino giapponese con fontana e alberi bonsai, dono di Kyoto la città con cui Firenze è gemellata. Quest'anno l'apertura è avvenuta in ritardo a causa del protrarsi dei lavori di restauro; ormai le piante di rose sono quasi tutte sfiorite ma il luogo merita comunque una sosta.
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