domenica 6 marzo 2011

TIRAMISU': A CASA MIA SI FA COSI'


Mamma, che era siciliana, aveva imparato a fare il tiramisù al "nord",  da Elsa, la dolce signora con cui era diventata amica durante il suo anno di vita a Cremona.
E spesso, mentre preparava il dolce preferito da tutti, la rammentava con affetto, grata del sapere ricevuto.
Ieri sera ho preparato il tiramisù per il compleanno di Mirco e mi sono resa conto che nel tempo ho apportato delle correzioni alla ricetta di famiglia. Niente di che s'intende, piccoli accorgimenti imparati  da varie persone, ma visto che è venuto buono, ma proprio buono, condivido il risultato.

Ma vediamo nel dettaglio:

Dosi per 8/10 persone
Pavesini (circa 300 gr - 1 confezione e mezzo di quelle grandi)
500 gr di mascarpone il più fresco che c'è
6 uova anche queste freschissime
6 cucchiai colmi di zucchero o fruttosio. Questa volta ho provato ad usare metà dose di zucchero e metà di fruttosio e il grado di dolcezza è stato ok. 
1 macchinetta di caffè da 3
Marsala all'uovo q.b.
1 pizzico di sale
Cannella in polvere
Cioccolato amaro di ottima qualità 

Servono due ciotole piuttosto capienti.
Nella prima montare con le fruste elettriche le chiare (a cui andrà aggiungo un pizzico di sale) a neve ben ferma ma proprio "ferma" - è molto importante che le uova siano conservate in frigo fino ad un attimo prima di essere utilizzate.
Nella seconda montare i rossi delle uova con lo zucchero, il fruttosio e (se il gusto è gradito) una bella spruzzata di cannella in polvere. I rossi vanno lavorati a lungo, fino a quando non diventando belli spumosi. A questo punto aggiungere il mascarpone incorporandolo con l'aiuto delle fruste.
Unire le chiare a mano, delicatamente, fino a che non diventano una cosa sola con il mascarpone e le uova.
Ora provvedo a costruire il dolce: se lo voglio più compatto andrò a posizionare i vari strati in una tortiera; se invece lo preferisco più morbido (e ricco di crema) userò una ciotola.
Non amo il caffè, ma devo riconoscere che in questo caso ci sta proprio bene e che la versione tutta marsala (quella di casa per intendersi) talvolta risulta troppo alcolica. Vilmara, la mamma del mio Amore lo fa così:  uno strato di pavesini inzuppati nel caffè alternato ad uno strato bagnato con il  liquore.
E' la soluzione che preferisco, quella che secondo me offre l'equilibrio migliore. Alleggerisco sia il caffè che il marsala diluendoli con circa 1/5 di acqua. Fra uno strato e l'altro crema a volontà.
Sull'ultimo strato di crema, con l'aiuto di un coltello affilato, grattugio un'abbondante copertura di cioccolato amaro. Il contrasto fra la dolcezza della crema e il sapore deciso del cioccolato è veramente godurioso.
Il tiramisù è finito. Bomba calorica ma anche concentrato di piacere. Consiglio di prepararlo con almeno 12 ore di anticipo (24 sono meglio).
Bon appétit!  














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