lunedì 14 novembre 2011

PISTOLETTO E IL TERZO PARADISO IN PIAZZA DELLA SIGNORIA

Ho cercato di partecipare ma i posti a disposizione erano già esauriti, mi sono ripromessa di andare a vedere la realizzazione, ma - mea culpa - sono rimasta impantanata in altre faccende (quando imparerò ad organizzarmi meglio? ma questo è un altro discorso!). Quindi ho solo visto completata l'opera collettiva che Michelangelo Pistoletto ha realizzato domenica 13 novembre coinvolgendo quaranta fiorentini, grandi e piccoli, davanti alla Loggia dei Lanzi in Piazza della Signoria. Il risultato è un nuovo segno d'infinito, elaborato già da qualche anno dall'artista, e denominato "Terzo Paradiso".

Ecco come lo stesso Pistoletto lo definisce:
"Ho tracciato sulla sabbia il nuovo segno d'infinito che sostituisce il simbolo tradizionale formato da una linea continua che si interseca descrivendo due anse. Il nuovo segno incrocia la linea due volte formando non più soltanto due ma tre cerchi. Quello centrale descrive un ventre gravido, prodotto dall'accoppiamento dei due cerchi che costituivano il vecchio simbolo. Questo ventre rappresenta la generazione del Terzo Paradiso. Cos'è il Terzo Paradiso? È l'accoppiamento fertile tra il primo e il secondo paradiso. Il primo è il Paradiso Terrestre, che precede il morso della mela. È il paradiso naturale dove tutto è regolato dall'intelligenza della natura. Il secondo è il Paradiso Artificiale, quello sviluppato dall'intelligenza umana attraverso un processo lentissimo che ha raggiunto nel corso degli ultimi due secoli una dimensione sempre più vasta ed esclusiva. Questo paradiso è fatto di bisogni artificiali, di comodità artificiali, di piaceri artificiali e di ogni altra forma di artificio. Si è formato un vero e proprio mondo artificiale che continua a crescere consumando e deteriorando in modo sempre più drastico il pianeta naturale. Il pericolo di una sempre più imminente tragica collisione fra queste due sfere è ormai annunciato in ogni modo. Ed è per evitare di proseguire verso questo catastrofico avvenimento che si deve concepire il progetto globale che chiamo Terzo Paradiso. (...) Il riferimento biblico non ha finalità religiose ma è assunto come messaggio per dare senso e forza al concetto di trasformazione sociale responsabile e motivare un grande ideale che unisce in un solo impegno l'arte, la scienza, l'economia, la spiritualità e la politica." (M. Pistoletto, Il Terzo Paradiso, in "Journal 8", Cittadellarte, Biella 2004, p. 5)
Il "Terzo Paradiso" tracciato a Firenze è fatto di carta stagnola, che quasi riflette il colore del cielo di questa bellissima, tersa, giornata di metà novembre.
Un bel segno di speranza - ancora più importante se letto anche nel momento in cui viene a luce - e un bel segno per Firenze che ha così bisogno di arte contemporanea per non vivere solo di eredità ma essere ancora centro propulsore di ricerca e bellezza.

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