martedì 15 novembre 2011

SALVATORE FERRAGAMO, IL MUSEO, LE SCARPE E QUELLA FACCIA UN PO' COSI'...


Come vi dicevo sabato scorso sono stata a Palazzo Spini Feroni per partecipare ad una lectio magistralis tenuta da Achille Bonito Oliva. Dopo la conferenza è seguita la visita alla mostra "Ispirazioni e Visioni" allestita nel Museo Ferragamo; costituito nel 2005, a rotazione, espone le creature dell'indiscusso maestro dell'arte della scarpa che è stato Salvatore Ferragamo. Nella mostra in corso (fino al 12 marzo 2012, altre informazioni sul sito), i curatori hanno voluto sottolineare la vicinanza e continuità fra moda e arte mostrando oltre a 99 modelli di calzature realizzate fra gli anni Venti e la fine degli anni Cinquanta, una moltitudine di opere diverse sia coeve - fantastico è l'accostamento fra il sandalo creato con l'ausilio degli orafi di Ponte Vecchio e un paio di disegni di Andy Warhol che ritraggono altrettanto leggiadre scarpine dorate - che di epoche diverse, unite dal comun denominatore di aver influenzato l'opera di Ferragamo. Nel complesso l'esposizione è ricca, particolare, stimolante e merita sicuramente una visita. Personalmente mi ha colpito molto anche la vicenda umana di Ferragamo che racconta di un talento preciso, netto, perseguito con con sicurezza e tenacia e che lo ha portato a grandi risultati. Nel corredo fotografico della mostra si vede un uomo dai capelli scuri, leggermente ondulati, mascella quadrata, occhi penetranti, un'ombra di barba, robusta e scura, fisico compatto.  Un uomo destinato forse a fare il contadino,  il carrettiere...Fin da piccolissimo Salvatore sa invece che vuole occuparsi di scarpe. Appena tredicenne, dopo un breve apprendistato a Napoli, apre a Bonito (il paesino in provincia di Avellino dove è nato nel 1898) la sua prima bottega di calzolaio. Nel 1915 emigra in America, prima a Boston e poi a Hollywood dove inizia a produrre - rigorosamente a mano - calzature per l'industria del cinema. Scarpe bellissime, eleganti, uniche, rivoluzionarie e soprattutto comode. Nel giro di pochissimo tempo conosce fama e successo e diventa universalmente "il calzolaio delle stelle": il suo sogno di bambino trasformato in una splendida realtà che continua ancora oggi.







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