Chi è che cantava: non sempre si può vincere...? O arrivare dove ci eravamo ripromessi...
Per questo oggi mi mancano giusti giusti 16 chilometri. E devo essere sincera: un pò mi brucia. Perché anche se è solo una sfida piccola piccola con te stessa, è bello quando arrivi in fondo e superi il traguardo. Vuol dire che quel traguardo te lo sei lavorato, lo hai avuto a cuore e te ne sei occupato, ci hai messo impegno e intelligenza. Anche se in effetti, ora che ancora non voglio forzare e vado piano, 60 chilometri erano un obiettivo abbastanza ottimistico. Guardando poi il bicchiere dall'altra parte devo dire che i 44 fatti mi sono proprio piaciuti. Chilometri di ascolto e di riscoperta, di fiducia verso il corpo che velocemente riconquista quelle capacità che aveva perso nei mesi di inattività. Di pura gioia. Come domenica, dopo la giornata di festa trascorsa in famiglia, venendo giù di corsa dalla collina di Casignano immersa nell'oro del tramonto, nell'aria che sprigionava acuta gli odori della campagna di sera. Mi piace sapere che la corsa è tornata ad essere presenza costante nel mio tempo....
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