Duni Sapienza "Il Mago", 2010 |
Felice e un po’ stordita; finito un progetto bisogna trovare
lo spazio per farne crescere un altro, finita una stagione - anche se il caldo
è ancora tanto, le giornate si stanno accorciando, gli alberi pian piano si tingono di
rossi e la malinconia si insinua pure fra i cieli azzurri - bisogna pensare a
far posto ad un altro tempo. A ruota libera (prendendo spunto da un articolo di
Elasti pubblicato su D di Repubblica di questa settimana) provo a stilare una
lista di buoni propositi per riprendere il cammino:
- Amante. Anche se ora viviamo quasi insieme, condividiamo cene e bucati, e in questo periodo di pre-mostra sono stata un po’ distratta, sei il mio amante preferito e come tale ti voglio godere.
- Buio. E’ la cosa che più mi pesa della stagione appena iniziata. Ho bisogno di vedere bene per muovermi tranquilla. Imparare ad entrarci dentro, senza averne troppo timore.
- Ciclamini. Da comprare fra un po’, appena fa più freddo, da mischiare all’erica ricadente per il più bel terrazzo del palazzo.
- Doni. Tanto fra poco è già Natale e il piacere più grande è regalare qualcosa pensato e realizzato da me.
- Eft. Funziona veramente. E’ un grande aiuto:
allora eft “a palla” in ogni momento utile.
- Feldenkrais. La disciplina più bella del mondo; uno spazio
affascinante in cui entrare ancora più a fondo.
- Gentilezza. Senza paura di essere demodé: ne abbiamo
tutti assoluto bisogno.
- Inadeguata. Un pensiero su di me che vorrei cancellare.
Per sempre. Sono perfetta: così come sono.
- Lista giornaliera. E’ facile, efficace,
ricompensa alla grande il piccolo tempo che gli si dedica; da oggi si
riparte.
- Mare. Verrò spesso a trovarti.
- Non
prendermi troppo sul serio. Soffro e
basta e non ne vale la pena.
- Osare.
Osare. Ancora osare. Mollare e osare. Nel pensiero, in cucina, nel vestire, nei miei quadri, nella corsa, nell'amore...
- Progetto. Per una nuova mostra…innanzitutto.
- Ridere.
La vita è impegnativa. Ogni occasione
per alleggerirla va colta al volo.
- Sbaglio. Fare pace con gli sbagli. Miei e degli altri;
e magari - come sopra - riderci su.
- Telefonata.
Allergica al telefono lo sono sempre stata. Ma una telefonata al
giorno ad un amico oppure di "servizio" fa bene e rende tutto più
scorrevole.
- Uscire. Tutte le volte che posso. Anche quando piove
e fa freddo, anche quando il divano e il caldo di casa sono più invitanti.
Uscire, anche poco, ma uscire, ad incontrare il mondo.
- Vedere. Trovare un buon compromesso fra la miopia
atavica e il presbitismo appena arrivato; e tornare a leggere anche la
sera.
- Zeppa. Nuovi stivali zeppati per riuscire a sfiorare
almeno il metro e sessanta…
Se anche voi avete pensato ad un vostro elenco per ripartire, condividetelo su queste pagine ed arricchiamoci a vicenda...
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