Si lo so, sono in ritardo. Come al solito, che volete fare la natura è questa; sono lenta, vado piano, alla fine arrivo, sempre, perché sono pure cocciuta, ma con i miei tempi: lunghi. Ma un buon maggio ve lo volevo proprio dare. Maggio per me sono i cespugli di rose rosse che circondavano la cancellata della mia scuola elementare, il profumo che trasformava anche il paesaggio intorno, la scuola che diventava meno triste, le vacanze estive vicine. I pomeriggi luminosi in cui ci rimpossessavamo dei giardinetti pubblici e dei giochi tutti insieme; e la fragranza dei tigli. E' una foto di mia madre, giovane e sorridente, maglietta attillata su gonna a pieghe, occhiali scuri. Sta seduta impettita fra le compagne di Azione Cattolica; su un muro alle loro spalle qualcuno ha dipinto con la vernice scura: W MAGGIO, W MARIA! Maggio sono fresie profumate sul comodino e mia figlia vicino; ed anche il suo primo passo. Maggio è una vacanza indimenticabile in Sicilia in cui ho ricucito la coperta dei miei affetti. E' il mese di un abbandono che non capivo, di un dolore devastante e della nuova vita che da quel dolore è ripartita. Maggio sono scarpe aperte e gambe nude, finalmente. Maggio è abbondanza, sole caldo, terra fertile. Sono fragole e ciliegie, albicocche e pesche. E' la voglia di lasciare alle spalle ogni preoccupazione e vivere solo per ritrovarsi, godersi, amarsi ed amare. E' la bellezza dei fiori, maturi, che irrompono dappertutto: "Ben venga Maggio, ben venga la rosa che è dei poeti il fiore...", canta Guccini. Ma anche camelie, azalee, gardenie...colgo l'occasione e posto anche qualche immagine scattata alla Mostra dei Fiori al Giardino dell'Orticoltura, che per parlare diffusamente di questo sono davvero fuori tempo massimo!
Va bene, basta divagare. Buon maggio ricco e fecondo alla Madre Terra e a tutti noi.
Va bene, basta divagare. Buon maggio ricco e fecondo alla Madre Terra e a tutti noi.
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