Ventisette candeline. Ventisette luci pulsanti, una per ogni anno vissuto. E' un compleanno un po’ speciale, questo, amore mio. E’ il compleanno che Giovanni non ha potuto festeggiare: il suo tempo che si è fermato un attimo prima, proprio là, sulla soglia. E ora, sembra un sogno, tu hai i suoi anni. Hai doppiato, stai andando avanti. Con quella intelligenza lucida, quella forza, quella capacità di trascinare e di entrare in empatia che tanto gli appartenevano e che mi emoziona rivedere in te.
E' stato bello essere in tanti, ieri sera, a festeggiarti. Chi era con me ad accoglierti il giorno in cui sei nata e chi ti ha conosciuto negli anni. A molti di loro devo un GRAZIE che nella confusione e nell'emozione del momento non sono riuscita a dire; provo ora che, forse, è più facile scrivere...Grazie a chi ha cullato, cantato e consolato, a chi ha insegnato a nuotare e a sciare e anche a cantare, a chi ha accolto ansie e paure, a chi ha aiutato a ricominciare, a chi ha condiviso la responsabilità delle scelte.
Grazie per chi c’è stato, sempre, nei momenti belli e in quelli difficili.
Grazie per chi c’è stato, sempre, nei momenti belli e in quelli difficili.
Grazie a chi con il suo amore e la sua fiducia ha permesso che tu potessi diventare la bella donna che sei.
Grazie Duni. Sono commossa...anche io ringrazio tutti quelli che ci sono stati e che mi hanno cresciuta insieme a te!
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