mercoledì 25 maggio 2011

SANTIAGO DI COMPOSTELA: IN CAMMINO VERSO LA STELLA




Compostela, un anno dopo. Sono arrivata a Santiago di martedì, sotto la pioggia, le campane della Cattedrale che suonavano mezzogiorno; la stella, che avevo disegnato parecchi mesi prima senza conoscerla,  come segno di accoglienza alle porte della città. Dopo trecento e rotti chilometri, vesciche ai piedi e una caviglia dolorante. Alle spalle parole, sorrisi; e molti silenzi. Anche lacrime, anche dolore. Vulnerabilità e abbandono. Fiducia. Amicizia: incontri importanti e speciali. Tredici giorni che sono sembrati le tappe di un'esistenza. Passi che hanno percorso fisicamente nuove strade ed interiormente itinerari già vissuti. Il Cammino è una condizione particolare, una possibilità per ognuno. E' come se il pensiero di tutti quelli che nei secoli, con motivazioni diversissime, hanno fatto questa esperienza creasse uno speciale spazio-tempo parallelo dove tutto diventa più denso, incisivo e possibile.
Gli occhi puliti e la forza nuova in chi avevo visto tornare mi hanno fatto decidere di partire, praticamente da un momento all'altro. Avevo bisogno di liberare il respiro dal dolore e cominciare ad immaginare un futuro più leggero. Sono andata da sola perché in certi momenti bisogna esserlo, per forza.
Ho cullato, abbracciato e lasciato andare un passato a cui sentivo di non appartenere più e mi sono preparata ad accogliere un tempo nuovo e diverso. Morte e Rinascita. Oggi ne festeggio, con molta gioia e gratitudine, il primo compleanno.
Buon Cammino e Buona Vita a tutti!

2 commenti:

  1. è bello e importante questo scandire tempi ed esperienze che di solito per poca attenzione ci lasciamo alle spalle. Spero di imparare da te.

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  2. Si è vero mi piace onorare il tempo che passa, aiuta a dare spessore alla vita. Per una smemorata cronica poi diventa indispensabile...Sono felice che tu ti sia fermato qui.
    Duni

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